venerdì 15 gennaio 2016

Per questo la " vecchietta non voleva morire "...



"Bella la nostra società"...fondata sul consumismo sfrenato...del  "mono uso" e soprattutto " uso e getta ".
Finito il tempo che si cercava di aggiustare, specialmente le cose in uso tutti i giorni e quando ciò succedeva...si era contenti.
Ma perché...perché quell'oggetto era magnetizzato dalla nostra energia...lo si usava quasi come una parte di se.
Tutto questo non può non riflettersi nella "scala" dei rapporti interpersonali...la società avanza in ogni spazio della vita dell'uomo.
Difatti mentre nel passato c'era la figura marcata dell'uomo "sciupafemmine"...per la sudditanza della donna verso l'uomo... ora è come se una "livella" rivoluzionaria, una democrazia del sesso abbia sbaragliato tali concetti.
Ormai tali rapporti seguono una costante sempre più legata a questo tipo di onda mentale...e succedono con la stessa facilità...di bere un bicchiere di acqua, certo è, che non è mistero.
Tuttavia... la società non è solo questa...ma questo concetto ne è il suo apripista nella evoluzione "dell'usa e getta", un po in tutti i piani dei rapporti personali, sentimentali e non.
L'evoluzione avanza portando i suoi cambiamenti e quello che "ieri era scandaloso", a distanza di una vita non lo è più, anzi spesso si ammanta di un odioso e spocchioso "sapere"...come dire i rivoluzionari di ieri sono i perbenisti di oggi.
Sicuramente per questo...la "vecchietta non voleva morire mai", perché aveva superato il trauma dei cambiamenti, fino ad una saggia vecchiaia...
Ma era curiosa dei prossimi avvenimenti e rideva rideva.
Non sono certo un moralista...anche se sono legato alla Vera morale, quella di cercare sempre di " essere se stessi "...per cambiare se stessi, per essere idonei a non dover più sopportare i "venti delle mode"...OLTRE...oltre gli affanni, il dolore, la morte.
Esaudire solo il desiderio dell'anima...per arrivare in "terra stabile", la vera patria...L'ETERNO.

Lanciascudo