giovedì 28 novembre 2013

Tristezza&Gioia



Spesso quando l'uomo non è presente a se stesso...il mondo lo percepisce come un nemico...non c'è più amore per la vita,gli sembrano un lontano ricordo le gioie di prima... ora inaccessibili,sembra di essere espulsi dalla realtà della vita...non c'è più nei casi più gravi...voglia di vivere.

Tutto sembra morire, appassire, e quelle poche luci ancora accese, ad una una si spengono lasciandoci soli nelle tenebre, anche se conosciamo come riflesso aspetti personali, che non si sospettava di avere.

Sperimentiamo nel contempo anche la lontananza da Dio, non avendo più parametri di valutazione della realtà.

Ma non appena si pensa a Dio... anche se nell'accezione descritta, può succedere che qualcosa cambia perché Dio è sempre presente, anche a nostra insaputa.

Osserva i nostri pensieri, la qualità dei sentimenti e le nostre azioni, nella ore di tutti i giorni e se mettiamo Dio al centro della nostra vita, con il cuore e non solo con la mente, si può far diventare la "nostra ora" praticabile, diventare attivi per ricevere quella forza gioiosa per affrontare la vita, con questo grande amore.

Solo al pensiero di avvicinarsi a questo ideale di Perfezione, "Siate perfetti come perfetto è il vostro Padre Celeste" insegnamento del Maestro Gesù. 

E questo è stupefacente rispetto 
alla primitiva passività 
ora scaliamo cerchiamo amiamo, 
preghiamo, con quel fervore di vita...
che prima non si conosceva. 

Questo ci fa capire che Dio è l'Essere più lontano da noi...ed è solo quando si comprende che dobbiamo migliorarci e cambiare atteggiamento, (che per noi pensiamo è impossibile sapere come fare) e ci sentiamo persi, allora si cambia atteggiamento anche verso Dio.

Scopriamo che Dio non è lontano o vicino a noi... ma è dentro di noi, altrimenti come possiamo iniziare un dialogo con il Maestro Gesù, come ci parliamo se non dentro di noi ?

Se si comprende con il cuore, il cuore SA, possiamo quindi avere la guida il Maestro, che ci porterà fuori dalla densità della materia, lontano dal deperibile, nella gioia e nella vita eterna, insieme a Lui per sempre. 
                                       

Giorgio Scrittore



  
Siate perfetti, com'è perfetto il Padre vostro.
Mt 5, 43-48
Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.
Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste»









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